Vivere credendo,
Credere amando




Il progetto Salvator Mundi for Peace 

Ispirati dal genio creativo di Leonardo da Vinci, in un tempo segnato da fratture globali, crisi identitarie e polarizzazioni sempre più acute, nasce un’iniziativa capace di restituire profondità e visione al concetto stesso di pace. Il progetto Salvator Mundi for Peace si presenta come un manifesto culturale editoriale ed artistico , con l’ambizione – lucida e concreta – di coinvolgere le nuove generazioni, i mondi della scuola, dell’impresa, delle istituzioni e della società civile, attorno ai valori fondanti della nostra Costituzione: la dignità umana, la libertà, l’uguaglianza, la solidarietà e la pace. Alla base, non c’è un semplice invito alla riflessione, ma un vero e proprio percorso multidisciplinare, capace di attivare coscienze e responsabilità. La cultura, intesa nella sua accezione più alta e inclusiva, diventa così lo strumento per tornare a parlarsi, a costruire, a sognare un futuro comune. Perno dell’intero progetto è la collana editoriale scientifica “Salvator Mundi”, articolata in più sezioni tematiche, ognuna delle quali affronterà – con rigore, ma anche con passione divulgativa – i grandi nodi del nostro tempo: educazione alla pace e ai diritti umani, sostenibilità ambientale, economia etica, scienza e coscienza,  geopolitica e giustizia sociale. Non si tratta di una raccolta di saggi, ma di un vero laboratorio di pensiero, aperto al contributo di studiosi, ricercatori, artisti, imprenditori e giovani. Un luogo editoriale dove la conoscenza si fa ponte, e la memoria si intreccia alla visione. L’obiettivo è chiaro: offrire strumenti concreti per interpretare e trasformare la realtà, restituendo alle parole “pace” e “bene comune” la loro forza originaria. Salvator Mundi for Peace non si accontenta di denunciare ciò che non funziona. Propone invece una pedagogia del possibile, che parte dalla cultura per arrivare al cuore della trasformazione sociale. E allora, una riflessione si impone. In una società sempre più frammentata, dove il futuro appare incerto e le tensioni globali minacciano la coesione interna, la cultura della pace non è più una scelta ideale. È una necessità strutturale.

Katia La Rosa

Presidente di ITDifesa

La pace non è l’assenza di guerra, ma la presenza vigile della giustizia.

Cesare Masi

Restauratore

“Il passo del Salvator mundi verso la pace  deve essere un simbolo tanto quanto le sue braccia spalancate verso l'umanità senza limitazioni di fede e spirito."

La storia del Salvator Mundi

Una vicenda  artistica travagliata 

La statua, con la sua imponenza dopo la sua ricostruzione, ha rappresentato per lungo tempo il segno distintivo della storica bottega artigianale nei vicoli genovesi.  

L’imprevisto ritrovamento dell'opera  giunge l’8 maggio, giorno in cui era stato  presentato il volume scientifico "Salvator Mundi" a Genova, che in quel momento celebrava la sua identità come "città della Pace"  A conclusione dell’evento, svoltosi a Palazzo Tursi. insieme ad altri ospiti, per una strana coincidenza, imbocca una stradina e si ritrova davanti l’uscio della bottega, che custodisce l’opera di legno. 

Con la sua storia travagliata e la sua bellezza risorgente rappresenta un potente simbolo di resilienza: nonostante le avversità, porta infatti con sé un eterno messaggio di speranza.

L’opera d'arte e la sua storia ci invitano ad aprire i nostri cuori e a riflettere. 

 

La consegna dell'opera da parte di Cesare Masi

“Il passo del Salvator mundi verso la pace - ha dichiarato il maestro restauratore Cesare Masi - deve essere un simbolo tanto quanto le sue braccia spalancate verso l'umanità senza limitazioni di fede e spirito. Mi auguro, che l'opera  con il  suo messaggio eterno, risplenda di luce per coloro che avranno l'onore di visitarla.  E che la sua storia rimanga viva nella memoria umana come simbolo di rinascita universale”.

“Con commozione ed umiltà, ho accolto questo grande dono, impegnandomi a diffondere il messaggio d’amore affidato dal restauratore.  Ed è proprio, in questo particolare momento storico, l'opera d'arte  ci ricorda che, anche noi possiamo essere agenti di trasformazione e di amore.  Oggi, noi tutti dobbiamo essere grati a Cesare Masi, che ha saputo incarnare con devozione e perizia la profonda connessione tra l'arte e la speranza umana. Attraverso il suo lavoro ci fornisce  una preziosa testimonianza conferendole nuova vita come simbolo per un messaggio di pace.  

Questo gesto diviene il fiore all'occhiello di una storia intrisa di passione e di legami invisibili che si intrecciano tra l'arte, la cultura  e la nobiltà dell'animo umano. 

In questo straordinario evento artistico  l’azienda Treddy, leader nel settore della stampa 3 D, ha realizzato  una copia fedele in scala 1:1 portando così un valore tangibile a questa storia di resilienza e speranza.